Alfredo Levo è nato a Ribordone Canavese (Torino) nel 1921. Vita non facile la sua come, del resto, quella di coloro nati in quel periodo. Come altri la sua infanzia è passata in collegio dove comunque ha conseguito un diploma di maturità. Ha vissuto i disagi (per usare un eufemismo) della guerra compresa l'esperienza dei campi di concentramento in Germania da dove, per fortuna sua e dell'arte, è riuscito a tornare.

In un'Italia post guerra in cui era tutto difficile ma, con la possibilità, se capaci e volenterosi, di farsi valere, ha fatto un po' di tutto ma soprattutto è riuscito ad inserirsi prepotentemente nel mondo dell'arte, a cominciare col dipingere i cartelloni cinematografici: per chi è troppo giovane o per chi ha dimenticato, ricordiamo che ai tempi i cartelloni erano enormi, dipinti a mano, con mano veloce e sicura, compresi i ritratti degli attori. Trova lavoro, come grafico, anche nell'editoria giornalistica, gazzetta del popolo, sua è ancora la testata di Tutto sport, utilizzata ancora oggi.

Intanto porta avanti un proprio linguaggio pittorico ed inizia a farsi apprezzare in importanti mostre collettive e personali, non solo in Torino ma anche a Milano, dove a seguito di un concorso internazionale dove, nonostante le firme di tutto rispetto presenti si è classificato tra i primi e che gli ha reso il diritto di avere pubblicata la sua opera nel calendario internazionale, (siamo già nel 1971), insieme a nomi quali Picasso, Chagall, Delauney, De Chirico e tanti altri dello stesso calibro.

Lo troviamo anche tra i soci fondatori del Piemonte Artistico e Culturale dove ha esposto in numerose collettive e importanti personali.

Tra i suoi meriti quello di aver contribuito alla nascita della Galleria Galeasso in Alba, l'unica galleria che è riuscita ad inserirsi e durare fino ai nostri giorni e dove è sempre tenuto in ottima considerazione.

Sempre ad Alba è stato il primo pittore del palio, uso ormai consolidato quello di affidare annualmente il compito ad un pittore di dipingere un'opera per il drappo del palio, appunto. In seguito a questa esperienza una bellissima mostra presso il Palazzo delle Mostra e Congressi.

Per quanto riguarda l'attività espositiva rimandiamo al curriculum, sempre su questo sito.

Forse, se seguissimo l'iter della normalità, dovremmo concludere questa breve biografia con: morì nel... Non lo facciamo perché siamo convinti che chi ha lasciato tanto nel mondo dell'arte, NON MUORE MAI